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MANUALE D'AMORE - 21a parte, sentirsi innamorati, amare, saper amare

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Lorre
view post Posted on 8/6/2009, 12:58




MANUALE D'AMORE - 21a parte

SENTIRSI INNAMORATI, AMARE, SAPER AMARE:

Quando una persona ci attrae esteticamente o caratterialmente, quando ci sentiamo coinvolti dal suo modo di fare o di pensare, quando siamo convinti, per una serie di motivi facili da individuare, che proprio quella persona sia più "adatta" a noi di qualsiasi altra e che solo insieme ad essa potremo essere felici, allora "ci sentiamo innamorati".

Quando "ci sentiamo innamorati", è facile "amare", cioè dare seguito ai nostri sentimenti: condividere e organizzare la nostra vita assieme a questa persona, interessarci a tutto ciò che la riguarda, entrare nel suo mondo più intimo, conoscere famiglia e amici, comprendere i suoi punti di vista, preoccuparci della sua felicità e di tutto quanto concerne il rapporto di coppia.

Quando "non ci sentiamo più innamorati", ecco che questa persona appare diversa ai nostri occhi. Non ritenendola più "adatta" a noi a causa di una serie di motivi facili da individuare, non la desideriamo più come prima, non siamo più capaci di ipotizzare un futuro con essa e di colpo la nostra dedizione e sensibilità nei confronti della sua felicità, che inizialmente ci stava tanto a cuore, spariscono. Così diventiamo freddi, insensibili e l'amore si rivela quello che per molti al giorno d'oggi è: una sorta di "egoismo condiviso", che per sublimarsi deve contemplare la presenza di un'altra persona, fino a quando essa rientrerà nei nostri canoni: non proprio come la mantide religiosa, che si serve del partner ai fini dell'accoppiamento per poi ucciderlo, ma quasi. Dopodichè, torna ad essere prioritaria la "nostra" felicità, ciò che al momento realmente "sentiamo" o desideriamo. Alla persona che abbiamo "amato" per tanto tempo, nel migliore dei casi, sappiamo solo dedicare qualche pensiero affettuoso nella speranza che stia bene anche senza di noi. E la sua felicità? Non è più affar nostro e non riusciamo a farci nulla.

E invece, se ai sentimenti aggiungessimo una bella dose di buon senso e costruttività, riusciremmo a farci molto. Se "amare" quando tutto funziona a meraviglia è relativamente facile, molto più complicato è "saper amare" in presenza di sensazioni negative nei confronti del partner, ma non tutto è perduto. Certo, devono esistere i giusti presupposti per proseguire un rapporto: qui non si tratta di "sacrificarsi" nell'intento di salvare la coppia a tutti i costi se la coppia non ha futuro (il partner non ha più fiducia in noi, ci tradisce, intende farlo o siamo noi per primi interessati a qualcun'altro/a), ma di trovare il giusto equilibrio se la persona che ci sta accanto è valida, importante per noi e anch'essa desiderosa di salvare la relazione nonostante la crisi e i recenti malumori.

SAPER AMARE significa volere il "bene" della persona che da tanto tempo ormai condivide la sua vita con noi, non farla soffrire anche quando il batticuore iniziale sfuma, gli anni passano, i difetti emergono e vari problemi facili da individuare ci fanno "sentire" meno legati ad essa, mantenendo la ferma volontà costruttiva di analizzarli e risolverli insieme. "Saper amare" significa non seguire solo il proprio istinto egoistico, ma prendere il "buono" che c'è in questa persona ed apprezzarlo, tenendo conto che essa è pur sempre la persona che, in un modo o nell'altro, ci ha fatto innamorare. Un rapporto di coppia è un continuo "venirsi incontro": se non saremo un po' disposti a "sacrificarci" per il bene dell'altro e a valutare i rapporti in modo costruttivo, terremo in piedi una storia fino a che "ce lo sentiamo" per poi cercare altrove la nostra felicità. E questo non è "amore" per come lo intendo io, ma egoistico "interesse".

continua...
 
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