| MANUALE D'AMORE - 8a parte
GESTIONE DEI DISAGI: molto spesso noi esseri umani pecchiamo di egoismo. Siamo tutti intenti a raggiungere il nostro benessere, soddisfare le nostre esigenze e "sentirci bene" senza dare il giusto peso ai desideri degli altri che si rapportano con noi. All'interno di un rapporto di coppia "costruttivo" come quello a cui miro con questo vademecum, i disagi rappresentano dei segnali di allarme da non sottovalutare. E' completamente sbagliato e controproducente tenersi dentro le proprie sensazioni negative, dal momento che potrebbero, accumulandosi, "esplodere" di colpo quando potrebbe essere tardi per rimediare. Occorre esporre al partner, chiaramente e nei dettagli, ogni singola cosa che non va, che non ci piace, che proprio non tolleriamo e che rischia a lungo andare di rovinare il rapporto. Solo così è possibile risolvere la situazione: se ci si tiene tutto dentro (e tante, troppe persone lo fanno...), arriverà il momento che la classica goccia (magari una cavolata, ma che sommata a tutte le altre avrà effetti nefasti e improvvisi) farà traboccare il vaso della pazienza e provocherà discussioni a non finire fino a portare alla rottura a causa di una vera o presunta incompatibilità caratteriale, determinata sì dagli errori e dai comportamenti sbagliati del partner, ma anche dalle omissioni di chi era tenuto a parlarne approfonditamente e per un motivo o per l'altro non l'ha fatto. E' quindi sempre giusto "parlare chiaro", esporre in tutta onestà e anche in modo poco carino ma assolutamente diretto e convincente ciò che in un determinato momento non ci piace all'interno del rapporto. Tacere, sopportare, far finta di niente per poi col tempo non resistere più ed esplodere genera solo litigi e sofferenza, mentre esporre con chiarezza ogni disagio è il modo migliore per far comprendere al partner il proprio stato d'animo e poter risolvere le cose insieme, con l'impegno di entrambi.
Esempio 1) come spesso si usa dire in caso di partner troppo geloso: "dai, non fare il geloso... sai che mi dà fastidio la gelosia in un ragazzo...". Come si usa dire quando non ce la facciamo più: "ma io mi chiedo: come cazzo si fa ad essere così geloso come sei tu? Mi mancava l'aria, stavo male... non sei quello adatto a me!". Cosa si dovrebbe dire in modo costruttivo: "ascolta, una volta per tutte: fidati di me e smettila di fare il geloso, non ne hai motivo e ti assicuro che se non ti dai una bella regolata andrà a finire male tra di noi: ricordati queste mie parole e comportati di conseguenza".
Esempio 2) come spesso si usa dire in caso di partner appiccicoso: "dai, non starmi sempre addosso... lo sai che così non mi piace...". Come si usa dire quando non ce la facciamo più: "...e poi, tra le altre cose: che palle! Sempre attaccato come una ventosa, sempre vicino a me... Ma che roba è? Come si fa ad essere così morbosi? mi dava un fastidio... non sei quello adatto a me!". Cosa si dovrebbe dire in modo costruttivo: "ascoltami bene: smettila di starmi sempre attaccato, è una cosa che non sopporto, specialmente in pubblico: non devi più comportarti così, assolutamente! Se continui in questo modo capirò che io e te non andiamo bene insieme, quindi datti una regolata!".
Esempio 3) come spesso si usa dire in caso di partner da cui vorremmo maggiori attenzioni: "ehi, ancora lì davanti al computer? Ma che cosa stai facendo? Non vieni un po' qui con me?..." Come si usa dire quando non ce la facciamo più: "...tra l'altro scusa se te lo dico ma sei proprio un bambino: io venivo lì per stare con te e tu ormai nemmeno mi salutavi, sempre davanti a quel cazzo di computer... ma quanti anni hai? 10? Guardati, sei ridicolo! non sei quello adatto a me!". Cosa si dovrebbe dire in modo costruttivo: "Stammi bene a sentire: io capisco che a te piaccia stare davanti al computer, però io così non mi sento abbastanza amata, mi trascuri, non mi dai le attenzioni che merito e poi hai un comportamento infantile che a me non piace! Non fare il bambino! C'è tempo per tutto, ma se continui a preferire il computer a me quando stiamo insieme, ti assicuro che ti mollo, esco e vado col primo che incontro! Chiaro?".
continua...
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